The Experiment – Cercasi cavie umane

The Experiment – Cercasi cavie umane

The Experiment locandina

The Experiment – Cercasi cavie umane è un film del 2010, remake americano di Das Experiment (2001) .

Questo film classificato come thriller psicologico e disponibile su Netflix si propone di raccontare una storia vera: quella dell’esperimento di psicologia sociale condotto nel 1971 dallo psicologo statunitense Philip Zimbardo.

La durata del film è di 1h e 36 minuti.

L’esperimento

The Experiment racconta l’esperimento che si svolse presso l’Università di Stanford con lo scopo di osservare e studiare il comportamento umano legato all’appartenenza a un gruppo.

I partecipanti furono 24 studenti, selezionati da un gruppo più ampio di volontari, scelti per il loro livello culturale, la sanità fisica e psicologica e l’appartenenza a una classe sociale media vennero suddivisi arbitrariamente in guardie e carcerati. I carcerati passavano l’intera giornata in cella; le guardie seguivano dei “turni di lavoro”. La ricompensa per la partecipazione all’esperimento era di 15 dollari al giorno per i 14 giorni di durata totale.

Dopo pochi giorni i detenuti iniziarono a ribellarsi al trattamento ricevuto dalle guardie e alle condizioni di vita, a seguito di un tentativo di evasione e ad un aumento di comportamenti violenti, negativi e di disagio.
Infine l’esperimento venne interrotto (era il 6 giorno).

Questo studio portò il Dott. Zimbardo ad affermare che l’ambiente in cui viviamo, le istituzioni e dunque i gruppi di appartenenza influenzano in modo significativo il comportamento umano.

L’esperimento e i suoi risultati vennero criticati per diversi motivi:

  • i risultati vennero riportati su un quotidiano e non su una rivista scientifica
  • I racconti dei partecipanti mostrano che il comportamento dei carcerieri venne incentivato dai collaboratori di Zimbardo
  • un esperimento simile riproposto negli anni successivi riportò risultati completamente opposti.

Nonostante l’ambiguità dei risultati e le critiche il valore e l’importanza dell’appartenenza ai gruppi resta un importante tassello della psicologia sociale.

Lascia un commento