2+2=? Quando i conti non tornano: Discalculia

2+2=? Quando i conti non tornano: Discalculia

Uno dei disturbi dell’apprendimento meno conosciuti è la discalculia.

I numeri fanno inevitabilmente parte della nostra vita. Date di nascità, età, numeri di telefono; siamo immersi nei numeri sin dalla nascita.

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Diverso è però avere a che fare con la matematica, la geometria, l’algebra e qualsiasi altra cosa che ci richieda di mettere insieme i numeri rispettando delle regole e ottenendo dei risultati precisi. Dopo aver appreso regole e proprietà dei numeri, dalle elementari in poi, nella nostra mente alcuni processi si automatizzano ed è grazie a questi automatismi che siamo in gradi di rispondere immediatamente a domande come:

“Quanto fa 2+2?”
“Il risultato di 6*4?”

Le risposte a domande del genere sono immediate. Non abbiamo bisogno di usare le dita per contare o di perdere tempo per sommare 2+2; nella nostra mente il risultato è già ben chiaro.

Sono diversi i tipi di calcolo che possiamo utilizzare:
calcolo a mente, in cui ci serviamo di strategie costruttive che ci permettono di scomporre un’operazione complessa in sotto – operazioni più semplici e immediate da risolvere per poi giungere al risultato finale;
calcolo scritto, in cui ci serviamo di procedure precise più o meno automatizzate che ci permettono di giungere al risultato avendo sempre davanti agli occhi ciò su cui stiamo operando.

Se tutto ciò risulta assolutamente facile per alcune persone e un po’ più complicato per chi è meno portato alla matematica, proviamo a immaginare la difficoltà che può trovare chi ha un DSA.

Discalculia: cos’è?

I problemi di chi ha un DSA legato alla matematica e geometria dipendono dalla enorme difficoltà a memorizzare ed automatizzare regole matematiche.

Se nella mia mente non è mai diventato automatico il fatto che 2+2 fa 4, non sarà per niente semplice risolvere l’operazione 22+22 (mentre per la maggior parte delle persone il risultato è immediato).
Lo stesso accade per operazioni più complesse, come ad esempio le divisioni, che danno per assunte le regole delle operazioni precedenti.

Come si può aiutare un discalculico?

Come per tutti i DSA, è impossibile raggiungere un livello di apprendimento “normale”, ma è possibile potenziare le proprie capacità e sfruttare le proprie risorse.

Diventa fondamentale, quindi, fornire al ragazzo gli strumenti giusti (tabelle, calcolatrici, formulari) ed insegnargli il modo migliore di usarli.

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