Nei primi due anni di vita, lo sviluppo cognitivo è molto vasto e comprende diversi aspetti (dalla memoria, alla percezione spaziale e temporale, al rapporto con gli oggetti e le loro proprietà, al problem solving).
L’iniziatore delle ricerche sullo sviluppo cognitivo dei bambini fu Piaget (psicologo e pedagogista svizzero) che tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso osservò quotidianamente i propri figli.
Da questo osservazione deriva la più famosa teoria dello sviluppo cognitivo, sulla quale si basarono i successivi studi. La teoria di Piaget divide lo sviluppo cognitivo in diversi stadi, il primo (che va dalla nascita ai 2 anni ed è definito stadio senso – motorio) è quello di cui si parla in questo articolo.
Nei primi due anni di vita il bambino compie un percorso che lo porta dal rapporto con l’ambiente guidato esclusivamente dai sensi alla creazione delle prime rappresentazioni mentali.
Il primo stadio dello sviluppo cognitivo
Appena nato il bambino lascia che sia l’ambiente esterno a soddisfare i suoi bisogni; non interviene in alcun modo sulla realtà e si esprime attraverso riflessi.
Durante i primi mesi di vita non esiste alcuna distinzione fra il bambino e la realtà e questo stato di egocentrismo assoluto permane fino a circa 4 mesi.
A questo punto, grazie alla ripetizione di schemi motori, il bambino inizia a rendersi conto che le sue azioni hanno delle conseguenze sull’ambiente. Inizia quindi ad abbandonare l’egocentrismo e a riconoscere una realtà al di fuori di sè.
Intorno agli 8 mesi viene acquisita la permanenza dell’oggetto, ossia la consapevolezza di una realtà che persiste anche quando non è percepita.
Questo è il periodo in cui il bambino inizia a comunicare attraverso i gesti (ad esempio indicando un oggetto per farselo consegnare) e ad adattare i propri schemi motori per trovare soluzioni ai problemi.
La modalità privilegiata per risolvere i problemi è quella di proseguire per prove ed errori.
Questo permette al bambino di fare esperienza e di affinare le sue capacità di problem solving.
Dopo i due anni, il bambino inizia ad avere le prime rappresentazioni mentali degli oggetti.
E’ pronto ad abbandonare il primo stadio dello sviluppo cognitivo per entrare in nello stadio pre – operatorio che va dai 2 ai 6 anni.
Un esempio pratico…
Nel video seguente viene mostrato un esperimento sulla permanenza dell’oggetto. Il bambino ha ormai imparato che l’oggetto esiste anche quando è nascosto alla sua vista ed è quindi capace di cercarlo se viene