RESILIENZA: è una parola che deriva dalla lingua latina, utilizzata soprattutto in fisica per definire
“la resistenza a rottura per sollecitazione dinamica, determinata con apposita prova d’urto”
ovvero la capacità di un corpo metallico di resistere a un urto.
Perché parlare di resilienza in un sito di psicologia allora? Cosa ha a vedere con la mente umana questa capacità dei corpi metallici?
Quell’urto, per quel metallo è un cambiamento; un cambiamento che, potenzialmente, poteva portare a un esito negativo; a una rottura.
La psicologia ha quindi preso in prestito questo termine per definire quel processo di riorganizzazione positiva di un sistema in seguito ad esperienze critiche che potevano culminare in un esito negativo.
Possiamo dunque definire la resilienza psicologica come la capacità di resistere ed adattarsi in modo positivo a un cambiamento negativo, a un trauma, a una difficoltà.
Un po’ di termini tecnici
Alla base di questa caratteristica ci sono due fattori:
- l’empowerment, ossia la capacità dell’essere umano di padroneggiare una situazione e la sua capacità di sentirsi “potente” sull’ambiente grazie alle proprie competenze personali
- le strategie di coping, ossia quell’insieme di sforzi messi in atto per affrontare le richieste esterne (sia positive, sia negative) che richiedono un impegno da parte della persona.
Non si diventa resilienti da soli. Ci sono alcuni fattori che contribuiscono a rendere una persona più o meno resiliente come la famiglia, la scuola, la comunità.
E nella pratica, a cosa serve?
A fronteggiare le difficoltà in modo positivo e propositivo, a cogliere i cambiamenti come sfide che la vita ci pone non per metterci in difficoltà ma per darci l’opportunità di crescere.
Serve a vedere un ostacolo come un’occasione per spingerci verso l’alto, non solo come qualcosa da superare con un salto.
Si è parlato di coping ed empowerment: sono entrambe caratteristiche che possono essere “allenate” o potenziate.
Come?
Sviluppando e potenziando la propria capacità di problem solving (soluzione dei problemi) o facendosi aiutare da un professionista che può suggerirci una nuova prospettiva per guardare alla nostra vita.