Come in una bolla di sapone… – L’Autismo

Come in una bolla di sapone… – L’Autismo

02 Aprile: Giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo

Autismo

La prima descrizione del disturbo autistico fu quella proposta da Leo Kanner che,nel 1943, che lo definisce una “sindrome clinica”con una grave e generalizzata compromissione di diverse aree dello sviluppo.

Oggi, si preferisce la denominazione “Disturbi dello spettro autistico” perché il disturbo colpisce ogni individuo in un modo differente.

Fanno parte dei Disturbi dello spettro autistico: il Disturbo Autistico, il Disturbo di Asperger e il Disturbo Generalizzato dello Sviluppo.

Il più noto fra questi disturbi è l’Autismo Infantile: così chiamato perché esordisce in età infantile. La Sindrome di Asperger si differenzia dall’Autismo  per le buone capacità linguistiche, il livello intellettivo nella norma e, generalmente, una minore problematicità dei sintomi tipici dell’Autismo.

L’Autismo è un disturbo di cui, ad oggi, l’eziologia non è nota, negli ultimi decenni sono stati compiuti notevoli progressi nella sua interpretazione: le ricerche evidenziano che possa esistere una multifattorialità di cause genetiche, organiche o acquisite che, in modi diversi, potrebbero giustificare l’insorgenza del disturbo autistico.

Per questo motivo la diagnosi viene ancora effettuata in base ad indicatori comportamentali: cioè considerando gli specifici comportamenti del bambino.

I Disturbi dello Spettro Autistico sono caratterizzati da una compromissione in tre aree dello sviluppo: capacità di comunicazione, interazione sociale, interessi.

AutismoCompromissione dell’interazione sociale

  • Compromissione dei comportamenti non verbali: sguardo diretto, espressione del viso…
  • Incapacità di sviluppare relazioni coi coetanei.
  • Mancanza di tentativi spontanei di condivisione con altre persone.
  • Mancanza di reciprocità sociale o emotiva
  • Preferenza per attività solitarie
  • Consapevolezza compromessa dell’altro e dei suoi bisogni

Compromissione della comunicazione sociale

  • Ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato.
  • Se parlano, può esservi una compromissione della capacità di iniziare o sostenere una conversazione.
  • Uso stereotipato o ripetitivo del linguaggio.
  • Mancanza di giochi di simulazione e di imitazione.

Modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e Autismostereotipati

  • Dedizione completa ad uno o più tipi di interessi ristretti.
  • Rigide abitudini o rituali specifici.
  • Movimenti corporei stereotipati che riguardano le mani (battere le mani, schioccare le dita), o l’intero corpo (dondolarsi, buttarsi a terra, oscillare). 
  • Eccessivo interesse per parti specifiche di oggetti.

 

 

L’autismo è una patologia cronica da cui, quindi, non si guarisce. 

Tuttavia esistono diverse modalità e strumenti per potersi rapportare con chi soffre di questo disturbo.

Alle volte può essere difficile accettare questa patologia ma è importante imparare a conviverci, affidandosi a persone esperte.

Negli anni sono stati fatti molti progressi rispetto all’autismo, non si parla più di “mamma frigorifero” e non si colpevolizzano più le modalità di relazione con cui i genitori si sono approcciati al proprio neonato.

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