Alla scoperta del…papà!

Alla scoperta del…papà!

19 Marzo:festa del papà. In occasione di questa giornata parliamo di una delle più importanti figure di riferimento nella vita di ciascuno 

Festa del papà

Ma quand’è che si diventa “papà”?

Il processo di cambiamento da “marito/compagno” a padre è un processo che ha inizio già durante la fase della gravidanza della moglie/compagna.

Il tempo che i genitori passano coi propri figli può essere diverso,  ma senza dubbio entrambi ricoprono un ruolo importantissimo nella loro crescita. La figura del papà è stata per anni sottovalutata. Dal punto di vista quantitativo un padre passa meno tempo col figlio rispetto alla madre (anche se non sempre è così!), ma dal punto di vista qualitativo può apportare benefici notevoli alla famiglia.

Che ruolo ricopre un papà all’interno di una famiglia?

Festa del papà

 

Ad un livello simbolico -culturale, all’interno della famiglia esistono due qualità peculiari: la qualità affettiva (materna) e la qualità etica (paterna) (Gambini, 2007). La qualità etica, detta anche “patris-munus”, racchiude in sé sia il patrimonio materiale sia quello morale che vengono tramandati di generazione in generazione. Rappresenta quindi le qualità etiche di lealtà e giustizia. In funzione di questa qualità, il padre ricopre quindi generalmente il ruolo di guida e regolatore.

 

E da un punto di vista pratico?

Festa del papà

Nel corso degli ultimi anni si sta assistendo ad un cambiamento molto importante: i padri delle ultimissime generazioni tendono a passare molto più tempo insieme ai loro figli.

Nonostante la madre resti comunque la maggior detentrice delle cure fornite al bambino, tanto più che di solito i padri preferiscono sempre “far qualcosa” insieme ai figli (giocare, uscire, ecc.), le figure paterne hanno iniziato quindi ultimamente a ricoprire un ruolo sempre più di riferimento, di supporto empatico e affettivo per i figli.

Una delle influenze principali che un padre esercita sul figlio avviene soprattutto a livello relazionale (Gambini, 2007): padri poco affettivi o comunque caratterizzati da affettività negativa non stimolano nel figlio la crescita di competenze relazionali altruistiche favorendo, al contrario, lo sviluppo di atteggiamenti evitanti e aggressività.

Ma da cosa può dipendere un buon rapporto padre-figlio?

Un ruolo peculiare è ricoperto dalla qualità della relazione di coppia: se il rapporto di coppia è sano, il padre avrà un rapporto qualitativamente migliore col figlio; se la madre avrà una cattiva stima nei confronti del padre, quest’ultimo sarà visto allo stesso modo dal figlio .

In ogni caso è bene precisare che questi sono fattori che incidono sulla qualità del rapporto padre/figlio, ma non ne sono necessariamente determinanti.

Con la speranza che il suo ruolo del papà sia giustamente valorizzato, tanti auguri papà!

Festa del papà

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