Il 20 Novembre 1989 veniva approvata la Convenzione ONU per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Ad oggi sono 194 i Paesi aderenti, tra questi anche l’Italia che ratifica la Convenzione con la legge n°176 del 27 Maggio 1991, riconoscendo che
il fanciullo ai fini dello sviluppo armonioso e completo della sua personalità deve crescere in un clima di felicità, di amore e di comprensione
La Convenzione per i Diritti dell’infanzia e adolescenza
La Convenzione per i diritti dell’infanzia (il cui testo completo può essere visualizzato sul sito dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza) è composta da 54 articoli che possono essere racchiusi in 4 macro aree:
- Principio di non discriminazione
- Superiore interesse del bambino
- Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo
- Ascolto delle opinioni del bambino
L’articolo 44 prevede che ogni Stato aderente stenda periodicamente un rapporto con i provvedimenti adottati per applicare questi principi.
Perciò, in Italia, il Comitato sui Diritti dell’Infanzia ha presentato il 21 Marzo 2000 il suo rapporto periodico.
Negli ultimi anni l’interesse rivolto ai bambini e adolescenti è sempre maggiore, ed è per ricordare l’importanza da riconoscere ai loro diritti che viene celebrata il 20 Novembre la Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La situazione oggi
Nei rapporti dell’Unicef, non si può fare a meno di notare che, purtroppo, non in tutto il mondo sono garantiti i diritti dei bambini.
Infatti a causa di guerre e povertà, ogni giorno, muoiono circa 15 mila bambini sotto i 5 anni. Molte sono le bambine e ragazze morte a seguito di violenza. I bambini che vivono in condizioni di estrema povertà sono più di 380 milioni.
Non serve pensare a paesi lontani come l’Africa o a paesi devastati dalle guerre come la Siria; purtroppo, queste situazioni di povertà e carenza di cure e attenzioni non sono molto lontane da noi. Anche in Italia sono molti i bambini che, vivendo in condizioni economiche svantaggiate, non possono usufruire di cure, istruzione e alimentazioni idonee. La stima è di 1.292.000 minori che vivono in condizioni di povertà assoluta.
Ed è per tutti i bambini che vivono privati dei loro diritti che si continua a lavorare: per assicurare loro un futuro degno dei loro sogni da bambino.